Abbracciamoci, Folleville!
Il marchese Manicamp è ossessionato dal cavaliere Folleville da quando quest’ultimo lo ha salvato dal disonore durante una battuta di caccia. Ogni volta che lo vede, Manicamp gli urla: “Abbracciamoci, Folleville!” facendolo sentire in imbarazzo. Come se non bastasse, Manicamp pretende che Folleville sposi sua figlia, una ragazza dal carattere vivace, che rompe vasi e molla schiaffi, e che Folleville considera una nanerottola.
In un’ambientazione storica un po’ fasulla dove non mancano frequenti minacce di duello, Labiche crea una delle sue opere più note e divertenti, al punto che l’espressione “Abbracciamoci, Folleville!” in Francia è entrata nel linguaggio comune per indicare un’ipocrita amicizia dietro la quale si cela un conflitto.
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